La malattia professionale è una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull'organismo (causa diluita e non causa violenta). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l'infermità in modo esclusivo o prevalente. Il Testo Unico (d.P.R. 1124/1965), infatti, fa riferimento a malattie contratte nell'esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose. È ammesso il concorso di cause extraprofessionali, purché non interrompano il nesso causale in quanto capaci di produrre da sole l'infermità. Per le malattie professionali, quindi, non basta l'occasione di lavoro - cioè un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo, come per gli infortuni - ma deve esistere un rapporto causale o concausale diretto tra il rischio professionale e la malattia. Il rischio può essere provocato dalla lavorazione che l'assicurato svolge oppure dall'ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge (cosiddetto "rischio ambientale”). Si distinguono in tabellate e non tabellate. Sono tabellate se: a) indicate nelle due tabelle relative all'industria e all'agricoltura; b) provocate da lavorazioni indicate nelle stesse tabelle; c) denunciate entro il periodo dalla cessazione dell'attività rischiosa fissato nelle tabelle ("periodo massimo di indennizzabilità”). Nell'ambito del "sistema tabellare” il lavoratore è sollevato dall'onere di dimostrare l'origine professionale della malattia. Infatti, una volta che abbia provato l'adibizione a lavorazione tabellata (o comunque l'esposizione ad un rischio ambientale provocato da quella lavorazione e l'esistenza della malattia anch'essa tabellata e abbia effettuato la denuncia nel termine massimo di indennizzabilità, si presume per legge che quella malattia sia di origine professionale (cosiddetta "presunzione legale d'origine”), superabile soltanto con la rigorosissima prova, a carico dell'Inail, che la malattia è stata determinata da cause extraprofessionali e non dal lavoro. Le tabelle sono aggiornate periodicamente. Con il d.m. del 9 aprile 2008 sono state approvate le nuove tabelle delle malattie professionali dell'industria e dell'agricoltura. Con sentenza n. 179/1988 La Corte Costituzionale ha introdotto il cosiddetto "sistema misto” prevede la possibilità per il lavoratore di dimostrare che, pur non ricorrendo le tre condizioni previste nelle tabelle, la malattia è comunque di origine professionale.